domenica 14 giugno 2015

Aviazione e artiglieria siriana devastano i ranghi dei terroristi nei dintorni di Palmyra!

Nella parte desertica della Provincia di Homs, intorno alla cittadina di Tadmur/Palmyra, diverse operazioni delle forze armate siriane hanno inflitto gravissime perdite all'ISIS e ad altre sigle terroristiche minori, specialmente grazie agli sforzi dei piloti e degli artiglieri.

Vicino a Duwayzin un raid aereo ha colpito e disperso una colonna di terroristi che si avvicinavano all'abitato, impedendo loro di attaccarlo; un altro bombardamento aereo vicino ad Al-Bayaaraat ha messo in fuga takfiri dell'ISIS che stavano avvicinandosi a una struttura gasifera, dopo averne eliminati molti.

Qualcosa di simile é avvenuto vicino al villaggio di Al-Bayadir.

A Ruhoom invece é stata l'artiglieria siriana a mettere in fuga i terroristi dell'ISIS che sono stati martellati a lungo fino a che non hanno abbandonato l'area. L'Esercito, che ha occupato l'abitato, ha trovato i resti di un centro di comando e un arsenale pieno di armi e munizioni.

Anche a Gajar Ameen un bombardamento di obici e mortai ha inflitto gravi perdite ai terroristi, ma non ci sono ancora dettagli sul numero di morti o sull'eventuale conquista di questa località.

A Sud di Ayn Husayin e nell'area di Al-Rastan osservatori locali riportano scene di terroristi in rapido allontanamento dalla zona, forse a causa delle ingenti perdite subite negli ultimi giorni.

3 commenti:

  1. non c'è pace per i tagliagole! non capisco come possano sperare di ottenere dei successi su un esercito dotato di carri armati ed aviazione! Loro più di qualche lanciarazzi e qualche mitragliatrice non hanno...ed inoltre parecchi dei loro arsenali sono stati occupati dai siriani in questi ultimi tempi!

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    1. Credo che nella situazione attuale non si tratti più di sopraffarre l'esercito siriano, ma si tratti più di una strategia di logoramento continuo che l'Isis, su direttive dei suoi handler, mette in pratica in modo continuo contro la Siria, sperando prima o poi di poter convergere su Damasco. Il problema per la Siria, è costituito dai canali della logistica dell'Isis, che portano ai paesi sponsor, cioè Turchia, Giordania e regime sionista. Se non si tagliano i viveri a questo cancro, difficilmente lo si potrà sopprimere del tutto. Basta osservare quanti arsenali e deposti di materiale vengono scoperti in Siria. Se possono disporre di così tante armi (tenendo presente anche tutte quelle che perdono durante gli scontri), vuol dire che non hanno molti problemi con i rifornimenti. Un modo veloce sarebbe mantenere in volo continuo diversi droni su tutta la Siria, sopratutto nei pressi del confine con la Turchia, e una volta avvistato il convoglio, lo si attacca velocemente con elicotteri o aerei da attacco al suolo. L'esercito siriano è sicuramente efficace contro i takfiri, non cè dubbio, ma se non si stacca la spina di alimentazione dell'Isis, un ritorno comleto all'ordine e alla normalità in tutta la Siria in tempi medi non credo sarà, ahimè, possibile. Spero che l'esercito siriano e le milizie alleate ottengano quante più vittorie possibili contro i takfiri, così come spero che la situazione in Turchia con gli scandali, e in Arabia Saudita con il fallimento della guerra all Yemen, faccia in modo di porre almeno un freno alle politiche criminali di supporto coperto ai gruppi terroristi takfiri.

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  2. Scusi , che fine hanno fatto i due villaggi sciiti , mi pare vicini ad Aleppo , che resistevano come Stalingrado ???

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