giovedì 5 marzo 2015

La Libia dichiara "Forza Maggiore" per i continui attacchi islamisti ai suoi pozzi petroliferi; consegne di greggio a rischio?

A causa dei continui attacchi portati dalle formazioni islamiste sostenute da Turchia e Qatar contro i pozzi petroliferi e le infrastrutture a essi collegate il Governo libico internazionalmente riconosciuto ha dichiarato 'Forza Maggiore', cercando così di evitare sanzioni e multe nel caso che non riuscisse a onorare le consegne di greggio verso i compratori internazionali.

La Compagnia Petrolifera Nazionale ha inoltre annunciato che, qualora gli attacchi continuassero, sarebbe possibile "la chiusura di tutte le installazioni petrolifere", indicando un miglioramento della situazione di sicurezza come "assolutamente necessario" a garantire la normale ripresa delle attività estrattive.

Questi annunci e questi provvedimenti potrebbero fare parte di una consapevole strategia da parte del Governo di Tobruk per convincere l'ONU a rimuovere un assurdo embargo sulla vendita di armi al paese nordafricano, che rende difficile per le autorità legittime ri-equipaggiare le proprie forze per guidarle alla riconquista dell'Ovest del paese, attualmente sotto il giogo islamista.

1 commento:

  1. in Libia sono tutti armati uno contro l'altro,è assurdo inviare altre armi! Per prima cosa i politici devono accordarsi con un gooverno di unità nazionale ....dare armi al governo ufficiale attuale ( che governa meno della metà dei libici!),vorrebbe dire dividere la Libia in due e fare una nuova guerra civile!Non mi sembra una soluzione "super"!

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