domenica 15 febbraio 2015

Immagini della vita del Comandante Imad Mughniyeh e parole di sua figlia Fatima!

Imad Mughniyeh (primo da sx) a otto anni coi suoi fratelli Jihad e Fouad (entrambi martiri) e la sorellina Naheda.
Fatima, la figlia del Comandante martire di Hezbollah, Haji Imad Mughniyeh, ha rilasciato ai media ricordi personali di vita familiare in occasione della pubblicazione della biografia autorizzata dedicata a suo padre, di cui abbiamo già parlato in precedenza.


1978 - Imad Mughniyeh in un campo d'addestramento dell'OLP.
"Non mi considero prima di tutto 'figlia del Comandante militare di Hezbollah', ma soprattutto figlia di un padre dolcissimo: mi mancano i suoi silenzi, la sua presenza, la sua personalità umile e tuttavia accattivante, adoravo starlo a guardare...".
1981 - Imad Mughniyeh parla al funerale di Hassan Ezzedine a Barish.
"Quando ero bambina mi davano fastidio i suoi viaggi improvvisi, le sue assenze, e quando chiedevo a mia madre dov'era Papà lei ci raccontava la storia dell'Imam Mahdi e del suo ritorno...così cominciai a capire l'importanza del suo lavoro".
1987 - in Iran vediamo il padre di Imad Mughniyeh, lui stesso con in braccio il figlio Mostapha, la madre di Mughniyeh e la suocera, oltre alle due piccole figlie Fatima e Zeinab.
"Ben presto capimmo pienamente l'importanza della segretezza e della riservatezza; tenevamo tutte le foto di papà nascoste e ben controllate e stavamo sempre attenti che nessuno lo riprendesse o lo fotografasse a sua insaputa, anche in occasioni familiari [...] a un certo punto finimmo persino a vivere in una struttura di Hezbollah, due stanze in un palazzo di uffici, ma nonostante le difficoltà mia madre riusciva sempre a creare un'atmosfera gioiosa e positiva".
Mughniyeh negli anni '90 insieme al futuro martire Yasser Korani (accovacciato).
"Anche durante il mio matrimonio mi preoccupai per la sua sicurezza; mi dimenticai letteralmente di essere la sposa e stavo attenta che nessuno gli facesse una foto".
Poco prima della vittoria del 2000, insieme a Sayyed Hassan Nasrallah.
"Una volta non riuscivo a concentrarmi su un esame di Diritto Amministrativo che avrei dovuto sostenere, al primo anno di Scienze Politiche; allora papà prese i miei testi e lavorando tutta una notte ne fece dei riassunti, mi chiamò nel suo ufficio e standomi a fianco si assicurò che comprendessi e mi impadronissi delle nozioni base della materia: grazie a lui superai quell'esame il giorno successivo".
Mughniyeh viene ricevuto dalla Guida Suprema Ayatollah Khamenei poco dopo la vittoria del 2000.
"Non gli piaceva il fumo e tollerava male anche le persone che masticavano insistentemente bubble-gum; adorava lo spezzatino d'agnello cotto nello yogurt, il pane tostato con formaggio e té, i gamberetti e l'hummus fatto con molta pasta di sesamo; adorava la musica, era la sua più grande passione dopo il suo lavoro, soprattutto apprezzava il suono del violino e i violinisti".
2006 - Poco prima dell'aggressione sionista d'estate, Mughniyeh pattuglia e controlla il Libano del Sud.
"Spesso cantavamo insieme le canzoni di Hezbollah; mio padre aveva una voce molto bella [...] Riesco a sentire la presenza viva di mio padre e di mio fratello; non ho perso tranquillità per il loro martirio, penso che siano i nostri nemici a doverla perdere".

1 commento:

  1. "non ho perso tranquillità per il loro martirio, penso che siano i nostri nemici a doverla perdere".

    Amen

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